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Eddie Murray

Eddie Clarence Murray

Nickname : "Steady Eddie"

Nato: 24 Febbraio 1956 a Los Angeles, California
Debutto: 1977 / Posizione: 1B
Batte: ambidestro / Tira: destro

Eddie Murray era un uomo di poche parole quando parlava con i giornalisti. In più occasioni i giornalisti dissero che avesse un’influenza negativa nel clubhouse. I suoi compagni di squadra diedero sempre una versione differente:” Murray era un leader per la squadra”. Nel corso degli anni questi contrasti con i giornalisti sembrarono dissolversi. E’ stato eletto nella Hall of Fame al suo primo tentativo ed è il trentottesimo giocatore che entrò alla prima votazione nel prestigioso olimpo. Murray non fu mai leader della Lega negli HR o in RBI (solo nel 1981 fu leader per minor SO giocando 99 partite). Tuttavia, è riuscito a compiere qualcosa di eccezionale che soltanto altri due giocatori avevano ottenuto. Murray, Willie Mays e Hank Aaron sono gli unici giocatori di baseball ad aver ottenuto 3.000 e più valide con 500 HR. Murray è l’unico membro di questo club che batteva switch-hitter. Nella sua carriera di 22 anni, ha battuto .287 con 504 HR e 1917 RBI. Ha giocato per gli Orioles, gli Indians, i Dodgers, i Mets e gli Angels. Ha partecipato a 8 All Star ed ha colpito 19 grandi slams—secondo solo a Lou Gehrig che ne ottenne 23. Nel 1977, è stato eletto Rookie of the Year dell’AL, titolo guadagnato come battitore designato. Nel 1978, fece la sua prima apparizione nell’All Star. Murray non ha mai vinto l’MVP della Lega ma è stato nei primi 10 giocatori per 6 anni consecutivi a partire dal 1980. Nella sua undicesima stagione con gli Orioles, ha conquistato il record assoluto della squadra per gli HR. Durante gli anni 80, ha battuto 966 RBI - più di qualunque altro giocatore nel baseball. Murray ha giocato in 3 World Series - 1979, 1983 e 1995. Ha ottenuto 11 valide in 65 presenze alla battuta, colpendo 4 HR con 8 RBI. Inoltre ha battuto 4 HR in 4 League Championship Series ed ha ottenuto 13 RBI in 19 partite delle LCS. Durante la sua carriera, Murray ha sempre rifiutato le interviste sul campo durante il batting practice. Mike Flanagan, vecchio compagno di squadra, disse in un’intervista “era il migliore clutch-hitter che avessi mai visto nella decade che abbiamo giocato insieme. Non soltanto della nostra squadra, ma di tutto il baseball “. Murray inoltre ha guadagnato la sua reputazione di eccellente battitore per essere stato una stella anche nel batting practice. Egli diceva che poteva battere una fastball anche quando era già arrivata a metà del piatto, ciò era dovuto al suo continuo lavoro nel batting practice e con vari lanciatori. Ha impressionato i suoi compagni di squadra per il suo impegno sul campo e per le sue capacità. Carl Ripken Jr. disse, durante la cerimonia per il suo ritiro: “Eddie è stato una parte enorme del successo degli Orioles per molti anni. E’ stato un giocatore grande in una squadra grande”. Nel 1989 fu ceduto ai Dodgers e giocò per tre anni. Poi, quando Murray era con gli Indians, gli Orioles loriportarono nuovamente a Baltimora in tempo per colpire il suo 500th HR. Murray lavora come coach per i Cleveland Indians.

 

Phil Niekro

Philip Henry Niekro

Nickname : "Knucksie"

Nato: 1 Aprile 1939 a Blaine, Ohio
Debutto: 1964 / Posizione: Pitcher
Batte: destro / Tira: destro

Phil Niekro è l’esempio della longevità che può godere un pitcher di knuckleball. Nella sua carriera durata 24 anni, Niekro ha vinto 318 partite di cui 121 dopo i 40 anni. Nel 1969 “Knucksie” fu una pedina fondamentale dei Braves, nella vittoria del titolo della NL West. Vinse 23 partite, lanciò 21 partite complete ottenendo un’Era di 2,56. E’ stato per due volte leader della Lega nelle vittorie con 20 nel 1974 e 21 nel 1979, partecipò a 5 All Star e vinse 5 Gold Glove Award. Ha lanciato una no-hitter il 5 agosto del 1973 contro il Padres. Nel 1967 fu leader della Lega con un’Era di 1,87. Dal 1977 al 1979, lanciò per 65 partite complete e per più di 1.000 innings. Durante quel periodo ottenne un record di 56-58. Per Niekro non era comunque un gran risultato. E’ stato leader della Lega 4 volte per le partite perse e nel 1978, è diventato l’ultimo pitcher a registrare più di 20 vittorie e più di 20 sconfitte nella stessa stagione. Nel 1985, Niekro ha registrato la sua 300a vittoria come membro degli Yankees. Durante la partita, non usò mai il suo knuckleball fino ai due ultimi lanci dell’incontro. La sua ultima apparizione nelle Major è stato il 23 settembre del 1987 con la divisa dei Braves. La carriera di Niekro ha visto delle brevi parentesi con altre formazioni a Milwaukee/Atlanta (1964-1983), New York Yankees (1984-1985), Cleveland (1986-1987), Toronto (1987) e Atlanta (1987). Suo fratello più giovane, Joe, è stato pure un fortissimo pitcher nelle Major League e anche lui aveva incluso nel suo arsenale la knuckleball. I Niekros insieme hanno vinto 579 partite e perse 478 , un record per i due fratelli. Insieme, hanno giocato per 46 stagioni nelle Major League. Phil Niekro è stato eletto nella Hall of Fame nel 1997.

 

Pee Wee Reese

Harold Henry Reese

Nickname : "Little Colonel"

Nato: 23 Luglio 1918 a Ekron, Kentucky
Morto: 14 Agosto 1999 a Louisville, Kentucky
Debutto: 1940 / Posizione: SS
Batte: Destro / Tira: Destro

Reese fu All Star per otto volte e vinse, come interbase dei Dodgers, sette Pennants della NL. In carriera, ha battuto .269 con 126 HR e 885 RBI. Battè 2170 valide in 2166 partite. Iniziò a giocare nel 1940 e terminò nel 1958 - la prima stagione dei Dodgers in California. È stato eletto nella Hall of Fame nel 1984. Il commentatore radiofonico dei Dodgers, Vin Scully disse per la morte di Reese : “era il cuore e l’anima dei Boys of Summer”. Uno dei momenti più grandi di Reese, tuttavia, non è avvenuto sul campo ma per il suo ruolo chiave nell’integrazione di Jackie Robinson nel baseball segregazionista (nello storico 1947). Durante una partita al Crosley Field contro i Cincinnati, mentre Robinson era letteralmente sommerso dagli insulti razzisti del pubblico, Reese gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla - una grande dimostrazione di unità tra il giocatore bianco e quello nero. L'ottimo rapporto tra questi due straordinari giocatori cominciò nel momento in cui fu acquisato Robinson. Anche fuori del campo erano molto amici e trascorrevano le ore libere, durante i viaggi di traferimento, giocando insieme a golf e a tennis. Quest’amicizia non era ben vista neppure da alcuni compagni di squadra ma Reese non se ne preoccupò mai. Più tardi rese omaggio alla forza di Robinson, per dover sopportare queste angherie, dicendo “per non aver fatto nulla di male questa è la peggior cosa che io abbia mai visto nello sport“. Iniziò a giocare nel 1938 con i Louisville Colonels nelle Minor League. La squadra stazionava all’ultimo posto in classifica e con l’arrivo di Pee Wee, diciannovenne, vinsero il pennant nel 1939. Nel 1940 fu ceduto dai Red Sox ai Dodgers con cui giocò fino al 1942 e per la prima volta fu chiamato nell’All Star. Partecipò alla II guerra mondiale e perse anni fondamentali per la sua carriera. Ritornò a giocare nel 1946. Eccezionale difensore fu eletto per quattro volte leader nelle eliminazioni e doppi giochi, nella media difesa e assistenze. Per almeno una decade con Jackie Robinson costituì una delle migliori combinazioni interbase-seconda base del baseball professionistico. Il 21 maggio 1952 Pee Wee Reese diventò il solo giocatore della NL del 20° secolo a raggiungere la base salvo per tre volte nello stesso inning. Dopo aver smesso di giocare, Reese diventò un commentatore radiofonico per la CBS, la NBC e per i Reds. Lavorò anche come direttore dello staff del baseball professionistico dell’università di Hillerich & Bradsby, il creatore delle mazze Louisville Slugger. Reese negli ultimi anni era consumato da diversi problemi di salute e stava combattendo con il cancro alla prostata, il cancro polmonare e un’anca rotta nel momento in cui morì. Al funerale di Reese, Joe Black, un altro pioniere nero della Major League Baseball, disse: "Pee Wee ha contribuito al mio sogno di ragazzo nero di poter giocare nelle Majors e nelle World Series. Quando Pee Wee abbracciò Jackie, tutti noi nella Negro League abbiamo sorriso e ci dicemmo che era la prima volta che un tipo bianco ci aveva accettati. Quando a Brooklyn mi sono avvicinato a Pee gli dissi: La gente nera vi ama. Quando avete toccato Jackie, avete toccato tutti noi. Aveva il n.1 sulla sua uniforme ed era il n.1 nei nostri cuori".

 

Ozzie Smith

Osborne Earl Smith

Nickname : "The Wizard of Oz"

Nato: 26 Dicembre 1954 a Mobile, Alabama
Debutta: 1978 / Posizione: SS
Batte: ambidestro / Tira: destro

La carriera di Ozzie Smith è la dimostrazione che persino un giocatore con delle abilità difensive straordinarie può essere emozionante. La carriera di Smith nella Major League Baseball è iniziata come quarta scelta dei San Diego Padres nel 1977 e si è chiusa con la sua elezione nella Hall of Fame nel 2002. Dopo essere stato una stella come atleta della High School a Los Angeles, Smith ha fatto il suo debutto professionale con i Padres nella primavera del 1978. Nello stesso anno, per il suo fenomenale talento come shortstop, si guadagnò il secondo posto, dietro a Bob Corner, come Rookie of the Year. Nessuno ha mai messo in dubbio le sue straordinarie abiltà difensive. Nel 1980, ha stabilito un record nella lega come shortstops con 621 assistenze. Il manager dei Padres, Roger Craig, ha detto allora, "Ozzie è l’infielder giovane migliore che abbia mai visto e che... molto presto diventerà uno dei migliori shortstops nel baseball, se non il migliore". Fu criticato, al contrario, per non essere un grande battitore. In 19 anni di carrierà nella MLB ha ottenuo una media battuta vita di .262. Durante la stagione del 1981, l’agente di Smith fece arrabbiare la famiglia Kroc, proprietari di McDonalds e dei Padres, con le richieste di aumento di stipendio. I Padres decisero di scambiarlo con Gary Templeton, dei St. Louis, shortstops più prolifico in battuta. Dopo la stagione 1981, Smith fu chiamato alla sua prima partecipazione nell’All Star della NL (le sue presenze saranno 12 consecutive e 15 totali). Ozzie Smith si ambientò subito bene con il manager Whitey Herzog e i suoi Cardinals e recepì la sua filosofia di lavoro. Herzog insegnò a Smith la pazienza di colpire la palla a terra per sfruttare al massimo la sua velocità. Herzog ha scritto nel suo libro: “Ozzie ha usato ogni risorsa disponibile - talento, lavoro, rispetto, ore di pratica, immaginazione ed amore del gioco - per realizzare ciò che pochi nel baseball possono fare: l’impossibile sul campo, giorno dopo giorno. Nulla di quello che faceva Ozzie era mai ordinario”. Nel 1982, I Cardinals con Ozzie Smith, Lonnie Smith e Willie McGee vinsero contro i Phillies il titolo orientale della NL. Nel NLCS, i St. Louis eliminarono i Braves in tre partite e stesero i Milwaukee 4-3 vincendo le World Series. Smith nella NLCS ottenne come media battuta .566. Nel 1985, Smith colpì il suo primo HR sul lato sinistro nel nono inning della 5a partita contro i Dodgers portando alla vittoria i Cardinals. Per l’ennesima volta le sue abilità difensive erano state al di sopra di tutti. Smith in un’intervista del 1985 disse “ il mio fielding è una di quelle cose che faccio con la massima naturalezza”. Una delle sue stagioni migliori fu il 1987 quando ha colpì .303, rubò 43 basi ed ottenne 75 RBI. I suoi risultati gli portarono, però, solo il secondo posto nel titolo di MVP della NL - dietro a Andre Dawson che colpi 49 HR nella stagione. Nel 1989, siglò un record per gli shortstops quando prese il suo decimo Gold Glove consecutivo, dei tredici vinti. Ottenne un contratto triennale di 2,34 milioni $ all’anno - il più alto mai pagato per un infielder . Nel 1992 Smith aveva 38 anni (l’anagrafe non pesava sulle sue prestazioni) e rubò 43 basi. Detiene record per i doppi giochi e assistenze come nessun’altro shortstop. Nel 1992, ottenne il suo tredicesimo Gold Glove, battendo il record di Willie Mays e Roberto Clemente, la sua 2000a valida e la 500a base rubata. Per l’intera decade dell’ 80 e metà del 90, Smith fu il migliore difensore della NL. Nella sua ultima stagione accadde un evento che ha condizionato il suo rapporto con i Cardinals. Il manager Tony La Russa fece acquistare, dalla franchigia, Royce Clayton per sostituire Smith. La Russa (pur disponendo di Ozzie) fece giocare solo Clayton fino a che Smith decise di ritirarsi. Il suo n° 1 di casacca è stato ritirato al termine della sua prestigiosa carriera. Smith detiene un palmares di record di tutti i tempi nella formazione dei Cardinals: Partite giocate: 1990 (terzo assoluto), Presenze Alla Battuta: 7160 (terzo assoluto), Valide 1944 (sesto assoluto), Basi rubate 433 (terzo assoluto). Fuori del campo, Smith è stato attivissimo nei progetti umanitari e ha vinto il premio Branch Rickey Award nel 1994, che viene dato al giocatore che incarna "il servizio per il prossimo al disopra di se stessi". Ha vinto, inoltre, nel 1995 il Roberto Clemente Award per il suo lavoro nella comunità. Smith ha lavorato per la radio, lavora tuttora per la televisione e come analista di baseball per la CNN/si.

 

Kirby Puckett

Nato: 14 Marzo 1961 a Chicago, Illinois
Morto: 6 Marzo 2006 a Phoenix, Arizona
Debutta: 1984 / Posizione: OF
Batte: Destro / Tira: Destro

La carriera di Kirby Puckett nel baseball è una miscela di trionfi e di tragedia –Un’incresciosa circostanza che non gli ha impedito di essere eletto nella Hall of Fame alla luce dei suoi 12 anni di gioco ad altissimo livello. E’ stato il terzo giocatore più giovane ad essere eletto nella Hall of Fame (soltanto Lou Gehrig e Sandy Koufax erano più giovani). La carriera di Puckett si è fermata troppo presto è rimane ancora il dilemma di che cosa avrebbe potuto diventare dopo quello che aveva già dimostrato. In 12 stagioni nella Major League, Puckett ha ottenuto una media vita di .315, 207 HR, 1085 RBI, 134 basi rubate e 2304 valide. In quelle 12 stagioni, i Twins hanno vinto due World Series. Il suo stile di gioco ha galvanizzato l'attenzione degli altri eletti nella Hall of Fame. Ha detto George Brett: "quando Kirby Puckett era nell’outfield e una palla veniva battuta su di lui, eravamo molto, molto prudenti perché aveva un cannone al posto del braccio ed aveva una precisione millimetrica"…"Ha giocato con gioia il gioco. Ha giocato il gioco. Ha giocato con tantissimo entusiasmo, tantissimo amore e tantissimo rispetto per il gioco del baseball." Kirby Puckett, alto appena 5'8" con un peso di 210 libbre, era un giocatore che poteva trarre in inganno per le sue misure. Si guadagnò, invece, il rispetto per la sua difesa. Ha vinto sei Gold Glove. Per ispirarsi ha sempre tenuto, sopra il suo armadietto, una foto dii un altro grande outfielder: Hack Wilson. La carriera di Puckett nelle MLB ha avuto un inizio rapido quando i Twins lo hanno preso come terza scelta nel draft del 1982. Alla fine della stagione del 1982, fu eletto Player of the Year del Baseball America's Appalachian League. Nel 1983, era Rookie of the Year della California League. Quando debuttò nel 1984, non fu una sorpresa che avrebbe fatto qualche cosa di memorabile nella sua prima partita. È diventato il nono giocatore nella storia delle ML che ha debuttato con quattro valide in una patita di nove inning. In 128 partite ha battuto .296, 31 RBI e rubato14 basi. Ha collezzionato 25 bunt singoli e soltanto 17 valide da extra base. In più è stato leader degli outfielders dell’AL con 16 assistenze. Nel 1985, ha ottenuto 74 RBI e rubato 21 basi mentre batteva .288.Tom Kelly cominciò la sua carriera come manager dei Twins nel 1986 e portò Tony Oliva come hitting coach. Il risultato fu lo sviluppo della potenza di Puckett. Nella stagione colpì .328 con 31 HR e 96 RBI. Inoltre ottenne 37 doppi e 20 basi rubate. Nel 1987, Puckett battè .332 con 28 HR, 99 RBI e 12 basi rubate. I Twins finirono primi nell’American League West. Nell’AL Championship Series, Puckett ha battuto .208 ma ha raccolto un HR e 3 RBI. I Twins batterono Detroit per 4 a 1. Nelle World Series, vinsero sui Cardinals per 4 a 3. Kirby ottenne .357 con 10 valide e 3 RBI. Erano le prime World Series nella storia di Minnesota. Puckett finì terzo dell’AL nella classifica delle basi totali con 333. Nel 1988, i Twins vinsero 91 partite, ma finirono dietro agli Oakland con 13 partite di differenza. Puckett rispose con una delle sue stagioni più produttive, colpendo .356 con 24 HR e 121 RBI. I Twins caddero ancora più distanti nel 1989, finendo con 80-82 a 19 partite dal primo. Puckett battè .339, ma ottenne appena 9 HR e 85 RBI. La caduta continuò nel 1990 e terminarono all'ultimo posto nella divisione, con un record di 74-88, a 29 partite dal primo. Puckett ottenne .298, 12 HR e 80 RBI. Tutto cambiò nel 1991. Fu l'anno del "Worst to First". Sia i Twins che gli Atlanta Braves erano passati dall'ultimo posto nelle loro divisioni, nel 1990, a giocarsi le Word Series nel 1991. Nella stagione normale Kirby ottenne .319 con 15 HR, 89 RBI e 11 basi rubate. Puckett contribuì a portare i Twins alla vittoria nell’ ALCS per 4 a 1 sui Blue Jays. Puckett ottenne 9 valide, una media di .429, 2 HR e 6 RBI. I Twins vinsero le World Series sui Braves e Puckett colpì .403, altri 2 HR e 4 RBI. I Twins caddero nuovamente al secondo posto nel 1992. Puckett fu leader dell’AL con 210 valide, media battuta .329, 19 HR, 110 RBI e 17 basi rubate. Nel 1993, i Twins finirono al quinto posto nella divisione. Puckett ottenne .296 con 22 HR, 89 RBI e 8 basi rubate. Nel 1994, Puckett finì per battere .317 con 20 HR, 112 RBI e 6 basi rubate. I Twins, tuttavia, ottennero 53-60 nella stagione colpita dallo sciopero che fermò la MLB. I Twins si erano classificati al quinto posto nel 1995, ma Puckett aveva battuto .314 con 99 RBI e 3 basi rubate. Il 28 settembre Puckett fu colpito alla faccia da un lancio di Dennis Martinez. Il colpo gli frantumò la mascella. Nel 1996 tentò di ritornare e nello spring training ottenne una media battuta di .360. Il 30 marzo, svegliatosi al mattino si accorse di aver perso la vista dall’occhio destro. A Puckett fu diagnosticato un glaucoma. Fu sottoposto a quattro operazioni in quattro mesi ma non migliorò. Puckett annunciò il suo ritiro dal baseball il 12 luglio del 1996 all'età di 36.

 

Bob Lemon

Robert Granville Lemon

Nato: 22 Settembre 1920 a San Bernardino, California
Morto: 11 Gennaio 2000 a Long Beach, California
Debutto: 1941 / Posizione: Pitcher
Batte: sinistro / Tira: destro

Quando Bob Lemon debuttò con i Cleveland Indians nel 1941, era un ottimo interno/esterno dalla mazza pesante. La trasformazione in lanciatore, tuttavia, lo ha ha fatto eleggere nella Hall of Fame. Aveva appena 17 anni quando firmò con i Cleveland Indians. Fece il suo debutto come fielder e giocò per Cleveland in 10 partite nel 1941 e nel 1942. Nel 1943 fu chiamato sotto le armi e prestò servizio nella marina. Stava giocando con una squadra di baseball della marina quando gli infotuni esaurirono il parco lanciatori della squadra. Il manager convertì Lemon in pitcher partente e fu chiamato, in quella stagione, nell’All Star. Nel 1946 rientrò ai Cleveland Indians e fu messo a giocare come outfield. La sua carriera sarebbe continuata così, ma un aiuto coach e giocatore, Birdie Tibbetts, suggerì al manager dei Cleveland, Lou Boudreau, dell’abilità di Lemon come lanciatore. Come pitcher, ottenne 7 stagioni con 20 e più vittorie. Nel 1946, stava giocando nell’outfield quando il compagno di squadra Bob Feller lanciò una no-hitter. Due anni dopo, Lemon ne lanciò una pure lui. Nel 1948 e nel 1954 fu la chiave della vittoria del pennant dei Clevelands con un record, rispettivamente, di 20 – 14 e 23 – 7. In battuta Lemon totalizzò una media carriera di .232, con 37 HR e 147 RBI. Dopo aver smesso di giocare Lemon divenne manager dei Royals, White Sox e Yankees. Nel 1978, Bill Veeck gli offrì gli Yankees, mentre Lemon allenava gli White Sox, in uno scambio con il manager Billy Martin. Le due squadre riuscirono a risolvere il loro affare liberando i due manager. Lemon guidò gli Yankees alle World Series vincendo sui Los Angeles Dodgers, ma fu sostituito nella stagione successiva da Billy Martin. Nel 1981-82, Lemon ritornò con gli Yankees. Nelle sue otto stagioni come manager, Lemon ottenne un record di 430-403. Nel 1977, i suoi Chicago White Sox terminarono con 90-72. Alcune delle citazioni di Lemon, inoltre, sono rimaste fra le più colorite del baseball. Due di queste sono memorabili:
"Ho avuto i miei giorni cattivi sul campo, ma non gli ho mai portati a casa con me. Li ho sempre lasciati in un bar lungo la strada"

“Le due cose più importanti nella vita sono buoni amici e un forte bullpen”

Nel 1976, Lemon è stato eletto nella Hall of Fame.

 

Joe Black

Joseph Black

Nato: 8 Febbraio 1924 a Plainfield, New Jersey
Morto: 17 Maggio 2002 a Scottsdale, Arizona
Debutto: 1952 / Posizione: Pitcher
Batte: destro / Tira: destro

Joe Black fu pitcher della Negro League e il primo pitcher nero a vincere una partita delle World Series. Frank Robinson, manager dei Montreal, ha detto di lui "amava il gioco ed amava discutere del gioco". Black ha giocato per Baltimora nella Negro League dal 1943 al 1950, con un record di 46-37 (in base alle statistiche conosciute). Nel 1951 ha giocato per Montreal e la St. Paul prima della promozione alle Major Leagues nel 1952 all'età di 28 anni. Per le sue prestazione si guadagnò subito il titolo di Rookie of the Year. Black ottenne un record di 15-4, 15 salvezze e un'Era di 2,15 in 142 innings lanciati. Il manager dei Dodgers, Chuck Dressen, fece lanciare Black tre volte in sette giorni nelle World Series del 1952 contro i New York Yankees. Lanciò a 6 battitori per vincere la prima partita diventando il primo pitcher nero a vincere una partita delle World Series: Le prime vinte dai Dodgers. Nella stagione successiva, Dressen insegnò a Black alcuni lanci supplementari che dovevano arricchire il suo repertorio: fastball e curva. Questi sforzi produssero un effetto indesiderato perché Black perse il controllo dei due lanci che erano stati una parte importante del suo successo. Giocò per 4 stagioni con i Brooklyn prima di passare ai Cincinnati e ai Washington Senators. Nel 1955, i Dodgers lo mandarono in AAA dopo che il suo ERA aveva superato l’elevata media di 11. La sua carriera nelle Major finì nel 1957 ma lanciò ancora in alcune altre leghe per poche stagioni. In sei anni nelle Major Leagues ottenne 30 vittorie e 12 sconfitte con 172 partite, 25 salvezze, 414 inning lanciati, 222 strike out e una media vita di 3,91. Mentre era con i Dodgers, lui e Jackie Robinson si batterono per far approvare un programma di pensione per tutti i giocatori della Negro League. Ritiratosi, divenne un dirigente della Greyhound a Phoenix in Arizona. Fu direttore del Baseball Assistance Team e lavorò per i Diamondbacks come public relation. Si era laureato alla Morgan State University nel 1950 e fu insignito del dottorato onorario alla Shaw University. Joe era un uomo intelligente e istruito, era scittore, e un atleta completo ed eccellente. Mori il 17 maggio del 2002 di cancro alla prostata all'età di 78 anni.

 

"Hack" Wilson

Lewis Robert Wilson

Nato: 26 Aprile 1900 a Ellwood City, Pennsylvenia.
Morto: 23 Novembre 1948 a Baltimore, Maryland
Debutto: 1923 / Posizione: OF
Batte: Destro / Tira: Destro

E’ raro che qualcuno dei giocatori dei Chicago Cubs possieda una dei record più grandi del baseball. Nel 1930, un outfielder dei Cubs ottenne un record che neppure Babe Ruth è riuscito a raggiungere. In quell'anno, Hack Wilson battè 190 RBI. Il record è straordinario ma purtroppo poco conosciuto. La Major Leagues ha attribuito a Hack Wilson , nel 1999, un altro RBI che porta il suo totale a 191. L’RBI supplementare è stato accreditato dopo aver verificato la presenza di un errore nello score di quell'anno che aveva addebitato il punto battuto a casa ad un altro giocatore dei Cubs. Come molti giovani di quell’epoca, rinunciò alla scuola per lavorare. Fu apprendista stampatore, quindi operaio siderurgico in una fabbrica di locomotive, nel cantiere navale, e fece molti altri lavori. Nel 1921, infine trovò il suo posticino come ricevitore nella formazione di Martinsburg nella Blue Ridge League. Dopo aver battuto 30 HR in sole 84 partite nel 1922, Wilson si guadagnò la promozione a Portsmouth nella Virginia League e fu spostato all’outfield. Nel 1923 fece la sua apparizione nelle Major Leagues in 3 partite con i Giants di New York dopo aver vinto tre Triple Corone nella Virginia League. Durante le sue stagioni a New York si guadagnò il famoso nickname, le cui origini sono le più disparate. La credenza popolare è che Wilson sia stato chiamato “Hack” per la sua somiglianza con il wrestler, di origini russe, George Hackenschmidt, altre teorie suggeriscono invece che fu l’esterno dei Cubs, Hack Miller, che ispirò il suo soprannome per il gioco spesso difettoso di Wilson in difesa. In ogni caso “Hack” resta uno dei nicknames memorabili nella storia del baseball. Nel 1924, nella sua prima stagione completa tra i bigs, Wilson colpì .295 con 10 HR e 57 RBI in 107 partite. Nel 1925 non bissò la sua ottima stagione da rookie e battè soltanto .239 giocando 62 partite. Le scarse prestazioni e le bevute leggendarie, fuori dal campo, costrinsero il manager John McGraw a spedirlo nelle minors. Dopo la deludente stagione del 1925, i Giants non rinnovarono la loro opzione e fu ceduto ai Chicago Cubs. A Chicago Wilson cominciò a sbocciare. Divenne immediamente un favorito dei fans a causa della sua costituzione fisica insolita. Wilson era alto solamente 5' 6", pesava 190 libbre (alcuni dicono che pesasse molto più). Aveva un collo di 18", un torace che assomiglia ad un barilotto, braccia corte ma possenti, piedi molto piccoli. Fu la mazza di Wilson, tuttavia, che lo rese una stella. Nel 1926 battè .321 con 109 RBI e vinse il primo dei tre titoli consecutivi negli HR con 21. Nel 1929 Wilson condusse i Cubs alle World Series, ma perse due fly ball in un inning nella 4a partita, aiutando la rimonta dei Philadelphia Athletics che, sotto 8 a 0, vinsero la partita e sucessivamente le Series. Nel 1930 la nazione era nel bel mezzo della depressione e i proprietari erano impauriti perchè i fans non andavano più a vedere le partite. La Major League Baseball decise, per attirare più fans agli stadi di modificare la palla. Il cambiamento nel gioco garantì a Wilson 56 HR (record della NL per 68 anni e rotto nel 1998 da McGwire & da Sosa), i suoi 191 RBI e ad una media battuta di 356. Dopo la stagione 1930 i Cubs ricompensarono Wilson con un contratto record di 40.000 $. Nel 1931 cominciò la fase discendente della carriera di Wilson. Le sue prestazioni si abbassarono notevolmente (.261 13 HR, 61 RBI) e la sua personalità si scontrò con il nuovo manager Rogers Hornsby. A seguito della cattiva stagione i Cubs cedettero Wilson ai St. Louis Cardinals che lo girarono ai Brooklyn Dodgers, prima che potesse indossare l’uniforme dei Cardinals. Nel 1932 Wilson si riprese e giocò per Brooklyn una solida stagione (.297, 23 HR, 123 RBI), ma non durò molto. Dopo una mediocre stagione nel 1933 (.267, 9 HR, 54 RBI) e una misera nel 1934 (.262, 6 HR, 30 RBI), che incluse pure uno scambio con i Philadephia Phillies, la carriera di Hack Wilson nelle Major Leagues era terminata. Dopo vari tentativi infruttuosi di risorgere con le Minor Leagues nelle squadre di Albany, 1935, e Portland, 1936, Wilson si ritirò e aprì un bar a Chicago. Quando cominciò ad ammalarsi, Wilson iniziò una campagna radiofonica contro gli effetti dell’alcool. Morì con pochi soldi il 23 novembre 1948 a soli 48 anni. Si pensa che l’alcolismo sia stata la causa principale del suo improvviso decesso. La leggenda narra che l'ex manager dei Cubs, Joe McCarthy, si avvicinò un giorno a Wilson e gli disse: "Se cade un verme in un bicchiere d’acqua, egli nuota intorno. Se cade in un bicchiere di whisky, il verne muore. Che cosa dimostra questo?" Wilson rispose "Se bevete l’whisky, voi non troverete mai i vermi. È stato eletto nella Hall of Fame nel 1979 dal Comitato dei Veterani. L'elezione di Hack Wilson si è basata principalmente sul suo magico 1930 e la sua media battuta vita di .307. Qualunque cosa voi possiate pensare, dopo questa lettura, rimane il fatto che Lewis Robert "Hack" Wilson resta uno dei caratteri più coloriti e discutibili del baseball. È una vera leggenda del baseball.

 

Babe Ruth

George Herman Ruth

Nickname : "The Bambino" o "The Sultan of Swat"

Nato: 6 Febbraio 1895 a Baltimore, Maryland
Morto: 16 Agosto 1948 a New York, NY
Debutto: 1914 / Posizione: OF/P
Batte: Sinistro / Tira: Sinistro

Moltissimi libri sono stati scritti sulla carriera e la vita di George Herman Ruth, conosciuto dai fans come "The Babe" o " The Great Bambino " o " The Sultan of Swat". Uno dei più grandi battitori del gioco. Ruth avrebbe potuto essere anche il pitcher più grande. Infatti, le sue statistiche di pitching nelle World Series sono impressionanti quanto quelle ottenute in battuta. Lanciò 3 partite nelle Series, per un totale di 31 innings, con un record di 3 - 0 e 0,87 di ERA. La sua ERA è la terza prestazione assoluta delle Series di tutti i tempi. Come battitore, ha raccolto 42 valide in 41 partite con 15 HR e 33 RBI. Ha ottenuto una media carriera di .326 nelle World Series. Qui di seguito riportiamo anno per anno le imprese e i successi di Babe Ruth:

1914: Subito dopo aver compiuto 19 anni, Babe Ruth firmò un contratto di 600 $ con la minor league dei Baltimora Orioles. Mostrò immediatamente la sue straordinarie capacità, concludendo la stagione con un record di 22-9 e un'Era di 3,23. Lanciò in quattro partite per i Red Sox, vincendone due e perdendone una.

1915: Con i Red Sox vinse 18 partite e ne perse 8 in 217,2 innings. Terminò con un'Era di 2,44. Al piatto battè 29 valide, 4 HR e 21 RBI.

1916: Come pitcher ottenne 23 -12 e 1,75 di Era. Alla battuta 3 HR.

1917: Ruth battè .325 con 2 HR e 12 RBI. Come pitcher, terminò con un'Era di 2,01 e un record di 24-13. Questa fu l'ultima stagione che venne usato esclusivamente come pitcher.

1918: L’outfielder Harry Hooper, dei Boston, avvicinò il manager Ed Barrow e gli disse che la squadra aveva bisogno che Ruth entrasse nel lineup. Ed disse di no: "Sarei lo zimbello del baseball se prendessi il migliore lanciatore mancino della lega e lo mettessi nell’ outfield". Il 6 maggio Ed Barrow cambiò idea e mise Ruth in prima base. Da quel momento giocò in prima quando non lanciava. Rispose battendo 11 HR e condusse l’AL e lanciò con un record di 13 - 7.

1919: Ruth cominciò la stagione come outfield, battendo .322 con 114 RBI. Colpì 29 HR, distruggendo tutti i record precedenti. Ruth è stato il primo giocatore a battere un HR in ogni stadio della sua lega in una stagione. Lanciò ancora terminando con 9 vittorie e 5 sconfitte, in 133 innings lanciati, e un’Era di 2,97.

1920: l Sox cedettero Ruth ai New York Yankees per 125.000 $. Era la somma più elevata mai pagata prima per un giocatore, ma per gli Yankees fu un successo di pubblico straordinario e le presenze allo stadio raddoppiarono. Ruth fece la sua parte. In 142 partite, mise a segno 54 HR incredibili e 127 RBI. La cosa stupefacente è che il totale degli HR era più di quello di tutte le altre squadre dell’AL e NL con l'eccezione dei Filadelfia Phillies. Inoltre ottenne il record per la percentuale slugging (.847) che recentemente è stata rotta soltanto da Barry Bonds nella stagione dei 73 HR.

1921: Ruth migliorò il suo record degli HR ottenuto nel 1920, colpendone 59. I New York Yankees vinsero il loro primo pennant dell’ AL ma persero, al meglio delle nove partite, le Worl Series contro i Giants. Ruth superò i record precedenti nelle basi totali (477), punti (177), RBI (171), HR (59), HR in carriera (137). Vinse inoltre, nella stagione regolare, 2 partite come pitcher.

1922: Gli Yankees vinsero il loro secondo pennant dell’ AL ma persero ancora una volta con i Giants di New York. Ruth fu deludente nelle Series battendo solamente .118. Ebbe dei problemi con la Lega per un' esibizione non permessa a cui aveva partecipato dopo le World Series del 1921. Il commissioner Landis sospese Ruth e il suo compagno di squadra Bob Meusel per il primo mese della stagione e gli HR scesero a 35.

1923: Gli Yankees vinsero ancora il pennant dell’ AL ele World Series battendo i cugini Giants per quattro partite a due. Ruth, questa volta, rispose a dovere colpendo .368 con 3 HR. Nella stagione regolare condusse l’AL con 41 HR e una media battuta di .393 e fu eletto MVP dell’AL . Aggiunse un nuovo record, ai molti già ottenuti, conquistando 379 basi totali in stagione. All’apertura della stagione, il 18 aprile nello stadio di New York, Ruth colpì 3 HR contro i Boston e gli Yankees vinsero per 4 a 1.

1924: Vinse l’AL per HR (46) e media battuta (.378). Non ottenne la Tripla Corona poiché terminò secondo in RBI con 121. Gli Yankees terminarono a 2 partite da Washington (vincitori dell’AL e delle World Series).

1925: Nello Spring Training, Ruth cadde vittima delle proprie indulgenze nel consumo di alcool. Gli fu diagnosticato un ascesso intestinale. Rimase fuori per gran parte della stagione a causa di un intervento chirurgico allo stomaco e per l’espulsione da parte del manager Miller Huggins per insubordinazione. Comparve soltanto in 98 partite e gli Yankees finirono la stagione con 69-85. Colpì .290 con 25 HR e 66 RBI.

1926: Dopo il settimo posto nel 1925, le aspettative per gli Yankees potevano restare basse, ma la squadra rispose vincendo il quarto pennant dell’ AL. Persero le World Series contro i St. Louis Cardinals per 4 partite a tre. Ruth, tuttavia, battè nelle Series 4 HR di cui 3 nella stessa partita (un nuovo record delle Series). Babe ripresosi dai problemi dell’anno precedente, condusse l’AL negli HR 47 (28 HR più di chiunque altro giocatore). Fu leader della Lega nei punti (139), in basi totali (365), in RBI (146) e basi su ball (144).

1927: Ruth con i compagni di squadra Lou Gehrig, Tony Lazzeri e Bob Meusel formarono la famosa " Murderer's Row" (la linea omicida). I quattro giocatori ottennero più di 100 RBI ciascuno e gli Yankees vinsero per la seconda volta le World Series. Ottenne il nuovo record dell’AL per gli HR colpendone 60 (più di qualunque altra squadra nell’American League). Il suo compagno di squadra Lou Gehrig vinse l’ MVP dell’ AL.

1928: Gli Yankees vinsero il pennant dell’AL sugli As’ e strapazzarono i Cardinals nelle World Series. Ruth e Lou Gehrig, nelle Series, colpirono assieme 7 HR e 13 RBI. Ruth ottenne una media battuta nelle Series di .625 che è rimasto un record fino al 1990 quando Billy Hatcher ha battuto .750. Nella stagione regolare ottenne 54 HR e fu leader, con Gehrig, degli RBI con 142. Vinse le classifiche dei punti (163) e delle basi su ball (135).

1929: Il dominio degli Yankees nell’AL ricevette un colpo tremendo. Gli Athletics vinsero con 18 partite di differenza su New York per poi aggiudicarsi il pennant dell’AL. Ruth condusse l’AL con 46 HR. La stagione degli Yankees ebbe un’altra tragedia il 25 settembre con la morte improvvisa del manager Miller Huggins.

1930: Dopo una lunga trattativa, Ruth firmò un contratto di 80.000 $, 5.000 $ più del presidente Herbert Hoover. Rimane famosa la citazione di Ruth che disse a tal proposito: "Ho avuto un anno migliore del Presidente". Fu leader dell’AL negli HR con 49.

1931: Gli Athletics vinsero il pennant dell’AL per la terza stagione consecutiva. Vinse, assieme a Gehrig, la classifica dell’AL con 46 HR. Per Ruth questa fu l'ultima stagione come leader negli HR. Assieme a Gehrig ottennero 347 RBI. Mentre gli Yankees non erano riusciti a vincere il pennant , la squadra ottenne una media di più di sette punti a partita con un record totale di 1.067 punti.

1932: Gli Yankees vinsero il pennant dell’AL e affrontarono i Cubs nelle World Series, vincendole. Ruth battè due HR di cui uno rimase nella storia (episodio che lasciò una striscia di polemiche mai sopite) perché indicò con la mano il punto dove avrebbe piazzato il fuoricampo. Nella stagione regolare colpì 41 HR e 137 RBI.

1933: Media battuta .301 con 34 HR e 114 basi su ball. Questa fu l'ultima volta che Ruth vinse una classifica offensiva nell’AL. Ruth brillò nella prima partita dell’All Star battendo il primo HR.

1934: A 39 anni ottenne una media di .288 con 22 HR e 84 RBI. Ruth colpì il suo 700th HR in carriera e partecipò all’All Star Game. A fine stagione andò in Giappone con altri giocatori. Fu l’ultima stagione completa nelle Major Leagues.

1935: Ruth fu ceduto dagli Yankees ai Braves, una squadra che chiuse i battenti dopo questa stagione. Giocò 28 partite battendo .181 con 6 HR. Si ritirò alcuni giorni dopo avere battuto 3 HR, il 25 maggio, in una partita contro Pittsburgh. Nella sua ultima partita, Ruth infortunatosi al ginocchio uscì nel primo inning. Concluse la carriera con una media battuta vita di .342. Ha vinto l’AL otto volte per i punti, 12 volte per gli HR, sei volte per gli RBI e 11 volte per le basi su ball.

Post Baseball: L’Hall of Fame divenne realtà e cinque giocatori furono i primi ad essere eletti: Babe Ruth, Ty Cobb, Honus Wagner, Christy Mathewson e Walter Johnson. Cobb fu quello eletto con più voti. L’Hall of Fame fu aperto ufficialmente nel 1939 e 25 giocatori furono eletti in quell’occasione. Ruth era tra quelli che presenziarono alla cerimonia. Morì nel 1948. Il suo record di 60 HR in una stagione fu superato nel 1961 da Roger Maris che ne colpì 61.
Alcuni dei record di Babe, conseguiti con gli Yankees, sono ancora imbattuti. Ruth detiene ancora 4 dei 5 record in attacco. Con i suoi 171 RBI nel 1921 è il quarto di tutti i tempi. Sono ancora suoi i record dei punti (177 nel 1921), basi totali (457 nel 1921), media battuta (.393 nel 1923) e media bombardieri (.847 nel 1920). A Ruth appartengono ancora i record vita dei punti (1.959), HR (659), basi totali (5131) e media battuta (.349).
Babe Ruth è menzionato nel poema "Line-Up for Yesterday" di Ogden Nash:

Line-Up for Yesterday

R is for Ruth.

To tell you the truth,

There's just no more to be said,

Just R is for Ruth.

Ogden Nash, Sport magazine (January 1949)

 

Christy Mathewson

Nickname : " Matty" o "Big Six"

Nato: 12 Agosto 1880 a Factoryville, Pennsylvania
Morto: 7 Ottobre 1925 a Saranac Lake, New York
Batte: destro / Tira: destro

Quando Christy Mathewson si ritirò dal gioco, era uno degli immortali del baseball. Uno dei primi cinque giocatori eletti nella Hall of Fame. Terminò la carriera con 373 vittorie e 2,13 di Era in 17 stagioni. Mathewson era il perfetto boy scout, un giocatore corretto, con capelli biondi ed occhi azzurri. Nato in una famiglia di agricoltori, frequentò la Bucknell University di cui fu il presidente degli studenti. Giocava nella squadra di football come kicker ed era una delle stelle della squadra di baseball come pither. Nel 1899, giocò a Taunton (New England League). L’anno seguente, passò a Norfolk (Virginia League) terminando con un record di 20 vinte e 2 perse. Il record attirò l'attenzione dei Giants di New York che sborsarono 1.500 $ per il suo contratto. Mathewson si attirò le ire dei Giants quando perse i suoi primi tre giochi ottenendo una media Era di 5,08. I Giants lo rimandarono nuovamente a Norfolk, dichiarando rotto il contratto e chiedendo la restituzione dei soldi. In un'altro movimento di mercato, Mathewson fu acquistato dai Reds che lo pagarono 100 $ e lo girarono ai Giants per Amos Rusie. John T. Bush, che era già il proprietario dei Reds, era sul punto di acquistare pure i Giants e voleva assicurarsi che la squadra potesse disporre di un giovane promettente pitcher. Nella sua prima stagione completa con i Giants nel 1901, Mathewson terminò con un record di 20-17 e 2,41di Era. Il manager Horace Fogel non era convinto che Mathewson potesse trasformarsi in un consistente pitcher vincente, così lo forzò ad allenarsi come shortstop e outfield. Tutto cambiò con l’arrivo di John McGraw ai Giants a metà del 1902. Dal 1903 al 1914 vinse sempre più di 22 partite a stagione. Il controllo incredibile fu il suo marchio di garanzia e soprattutto il suo lancio “fadeaway” (lancio ingannatore molto lontano dal battitore). Mathewson concesse solo 1,6 basi su ball per 9 innings durante tutta sua carriera. Non era strano per Mathewson terminare una partita lanciando solo 75 o 80 lanci. Le World Series del 1905 trasformarono Mathewson in una stella. Vinse contro gli Athletics con una shutout nella prima gara, nella terza e nella quinta e concesse ai suoi avversari appena 14 valide. I Giants vinsero le Series 4-1. Suo fratello Henry lanciò tre partite per i Giants ottenendo 0 -1. Christy e Henry erano la massima combinazione di lanciatori nel baseball fino a quando Gaylord e Jim Perry ruppero il loro record di vittorie. Una delle stagioni più grandi di Mathewson fu nel 1908. Ottenne un record di 37-11 con 1,43 di Era in 390,2 innings lanciati. Malgrado i suoi sforzi, i Giants finirono una partita dietro ai Chicago Cubs. I Giants vinsero il pennant della Lega per cinque volte durante la carriera di Mathewson, di cui tre consecutivi 1911, 1912 e 1913. Casey Stengel era un rookie con i Dodgers nel 1912 e ricordando i suoi duelli da battitore con Mathewson disse: “Ti lanciava la sua fastball sibilante contro e allora ti spostavi indietro un po’, per avere una visione migliore, e poi lanciava una palla distante (“fadeaway”) che ti faceva girare facendo la figura di un maledetto sciocco. Ho affrontato Walter Johnson e Babe Ruth ma tra tutti Mathewson era il migliore”. E’ stato considerato il migliore pitcher del gioco fino al 1915 quando chiuse la stagione con 8 – 14. In quell'anno nacque una nuova stella che rispondeva al nome di Grover Cleveland Alexander che vinse 31 partite. Nel 1916 fu ceduto ai Reds Sox. Lanciò in una partita prima di diventare manager e condurre la squadra per due stagioni al quattro-posto. Vinse la Lega per la media Era e negli strikeouts per cinque volte e quattro volte nelle vittorie e shutouts. Mathewson si fece ricordare anche per le sue azioni fuori del campo e qualcuno ritiene che commise anche degli errori. Tuttavia egli svolse un ruolo cruciale negli sforzi per formare un sindacato dei giocatori nel 1912. Come manager sospese un giocatore per "indifferent playing". Fu inoltre uno dei pochi a dichiarare pubblicamente che gli White Sox stavano buttando via le World Series nel 1919. Nel 1918 Mathewson fu arruolato nell'esercito e andò a combattere oltremare. Inalò dei gas durante un'esercitazione di addestramento che svilupparono la tubercolosi. Ritornò con i Giants nel 1919-1920 come coach, ma la maggior parte del suo tempo fu speso nella lotta alla tubercolosi. Ricoprì la carica di presidente part-time dei Braves nel 1923 e morì due anni più tardi all'età di 47 anni. Mathewson è una leggenda del baseball come lanciatore, gentlemen, studioso ed è ancora oggi l'idolo di milioni di fans di tutte le età. Christy Mathewson è menzionato nel poema "Line-Up for Yesterday" di Ogden Nash:

Line-Up for Yesterday

M is for Matty,

Who carried a charm

In the form of an extra

brain in his arm.

Ogden Nash, Sport magazine (January 1949)